Testare il proprio gatto per la Toxoplasmosi è importante, a maggior ragione se in famiglia c’è una donna incinta
La Toxoplasmosi è un’infezione causata dal parassita Toxoplasma gondii, un protozoo che per sopravvivere e riprodursi necessita di un organismo ospite.
Può infettare vari mammiferi, fra i quali l’uomo, ma è il gatto a essere “l’ospite definitivo” nonché il principale veicolo di trasmissione della malattia.
I gatti da appartamento che restano tra le mura domestiche ovviamente corrono pochi rischi. I gatti che invece hanno l’abitudine di entrare e uscire di casa possono contrarre più facilmente l’infezione, ad esempio cacciando topi infetti, piccoli uccelli (anche in terrazzo!) o ingerendo le uova del parassita presenti nell’ambiente.
Sintomi dell’infezione da Toxoplasmosi
Nel gatto la malattia è generalmente priva di sintomi. Tuttavia, cuccioli o gatti con difese immunitarie compromesse potrebbero manifestare disturbi quali febbre, vomito, diarrea, perdita di appetito, torpore, problematiche respiratorie e neurologiche.
Anche nell’uomo la Toxoplasmosi è per lo più asintomatica, tranne a volte un po’ di febbre e stanchezza. Il rischio principale è per le donne in gravidanza: nel 40% dei casi infatti, l’infezione potrebbe essere trasmessa al feto.
Toxoplasmosi: massima attenzione per le donne incinte
Di norma, il contagio da Toxoplasmosi nell’uomo avviene per via orale. Ciò può accadere portando inavvertitamente le mani alla bocca, dopo aver pulito la lettiera o essere entrati in contatto con un terreno in cui i gatti sono soliti fare i bisogni.
Se a contrarre l’infezione è una donna incinta, le conseguenze potrebbero essere molto spiacevoli per il nascituro.
Nel primo trimestre di gravidanza la Toxoplasmosi può provocare i danni più severi tra cui aborto spontaneo, danni neurologici, lesioni a organi come cuore, polmoni e vista.
Man mano che la gestazione avanza la possibilità di contagio aumenta, ma il feto è più resistente all’infezione e la percentuale di ripercussioni gravi si riduce drasticamente.
Come ridurre le probabilità di contagio da Toxoplasmosi
Quando si è in dolce attesa, esistono alcune fondamentali regole da seguire per evitare di contrarre la Toxoplasmosi.
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Pulire la lettiera del gatto il prima possibile, indossando i guanti, e poi lavarsi
accuratamente le mani (ma l’ideale sarebbe delegare il compito). - Nutrire il gatto solo con carne cotta o alimenti confezionati, in quanto la carne cruda può veicolare il parassita.
- Lavare bene frutta e verdura: un gatto potrebbe aver contaminato il terreno di raccolta.
- Utilizzare sempre i guanti mentre si effettuano lavori di giardinaggio.
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